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Cosa separa l’incresparsi dell’onda dall’oceano?

Il cielo livido dal bagliore di un tuono?

Dove incomincia la pioggia e finisce la malinconia?

 

In Atlas i confini sono fluidi. Il suono, l’immagine e il gesto s’incontrano, s’intrecciano, si mischiano. Proprio come la visione di una mano al volante di un’auto che percorre un tracciato infinito verso l’orizzonte si lega intrinsecamente al crepitare del motore, alla polvere che s’innalza da terra, alla libertà dilagante che s’appropria della ragione.

 

È un viaggio attraverso i paesaggi cognitivi di nuove realtà sensoriali che esorta alla perdizione e all’estraniamento, alla sospensione consapevole del giudizio e alla libera scoperta, condizioni essenziali per sfidare ogni preconcetto e pregiudizio che circumnaviga i terreni esterni al quotidiano. E forse solo così, si potrà aprire un dialogo, un varco verso una nuova criticità e sensibilità dell’essere che porterà infine alla riscoperta di sé.

 

Progetto Atlas è un collettivo di artisti e curatori attivo a Milano che promuove sperimentazioni all'intersezione tra immagine, suono e gesto.​

Atlante del suono,

dell'immagine,

del gesto

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